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IL REGNO BORBONICO

Carlo di Borbone Al crollo dell’Impero napoleonico, Ferdinando IV, rientrato a Napoli (1815), perseguì un rigido accentramento; la Sicilia vide scomparire la propria autonomia e il regno assunse il titolo ufficiale di Regno delle Due Sicilie. Nel 1848 Ferdinando II fu costretto a concedere una Costituzione, ma già nel maggio la fase costituzionale si chiuse con il ripristino dell’assolutismo. Nella seconda metà degli anni Cinquanta si segnarono i destini del Regno con il distacco dei ceti più avanzati della società meridionale dalla dinastia borbonica, giudicata reazionaria, e con la costruzione dell’unità d’Italia. I Borbone rimasero al potere fino al 1860, anno in cui il loro potere crollò a seguito della spedizione dei Mille di Garibaldi e del plebiscito del 21 ott. 1860 con cui fu sancita l’annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno di Sardegna, tappa che portò alla costituzione del Regno d’Italia nel marzo 1861.

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