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Il Castello al Parco Fienga

All’inizio della nostra avventura da fotografi amatoriali da cerimonia e stato un punto di riferimento. Il castello se prestato per mostre fotografiche, serate di musica jazz, e tanto altro. Il castello del Parco Fienga di Nocera Inferiore è in struttura del X secolo. l Castello medioevale con la sua torre normanna di Nocera Inferiore o castello del Parco fienga ha per lungo tempo rappresentato meta e dimora di personaggi illustri; i Longobardi, i Normanni, gli Svevi, gli Angioni, gli Aragonesi, i Pontefici lasciarono storiche memorie degne di studio.

Castello al Parco Fienga

Sorge sulla sommità della collina del Parco o collina di Sant’Andrea. Tornata proprietà del comune dopo che era stata proprietà privata nel XIX secolo della famiglia Fienga. Vi è stato realizzato l’attuale palazzo Fienga. il castello, La struttura originale è conosciuta sin dal 984. Ma il maniero risale probabilmente a epoca più antica. I ruderi del castello costituiscono una struttura trapezoidale monca di un lato, che si sviluppano intorno ad un ampio cortile (chiamato fantasiosamente: sala della Cavallerizza). Molto interessante l’area detta voliera, ad ovest del castello, nella quale sono ancora in piedi tre archi gotici. Sono ancora in luce le ampie cisterne e tratti di due delle tre cinte murarie originali.

castello parco Fienga

Alle spalle della torre mastio vi è una piccola area absidata, pertinente alle chiese di Santa Maria alla Torre e San Martino in unum constructe secondo le fonti. In epoca successiva la chiesa della fortezza fu dedicata a san Leone.
Nella sua prima fase di vita il castello era costituito da una struttura molto semplice: una torre con un piccolo recinto. Nel 1138 fu distrutto dalle truppe di Ruggero II assieme al villaggio del borgo.

In epoca federiciana appartenne alla famiglia dei Filangieri. In quest’epoca, su un banco di roccia calcarea, fu realizzato l’arce con una torre pentagonale circondata da un recinto quadrangolare. Ai lati di questo recinto erano presenti altre quattro torri (delle quali oggi resta solo una base). In questi anni le stanze del castello servirono anche come prigione: vi si tenne prigioniera fino alla morte Elena degli Angeli, In epoca angioina si ebbe il primo grande ampliamento del castello. Carlo I d’Angiò, che trascorreva spesso il suo tempo a Nocera, diede il via ai lavori di ampliamento della vecchia fortezza, facendo realizzare alcuni ambienti di carattere residenziale che diedero alla struttura la forma di un vero e proprio palazzo. Dal 1303 si provvide anche alla risistemazione del sistema difensivo caratterizzato da una triplice cinta di mura che dalla sommità della collina scendeva fino alle falde della collina, cingendo il borgo fortificato fino al torrente detto Saltera.

In questi anni vi crebbe e poi lo possedette Carlo Martello, amico di Dante, e probabilmente vi nacque (e sicuramente vi crebbe) san Ludovico d’Angiò. Il declino
Con il passaggio alla dinastia aragonese la città di Nocera perse l’importanza di cui aveva goduto sotto gli angioini. La struttura andò lentamente in disuso e non fu ristrutturato per difendersi dalle armi da fuoco.

castello fienga
Castello parco fienga

Nel 1521 fu acquistato con la Città da Tiberio Carafa, primo duca di Nocera, e fu usato come residenza ducale fino alla costruzione del fastoso palazzo ducale ai piedi della collina, dove è oggi l’ex caserma Tofano, da parte di Ferdinando I Carafa. Il duca di Nocera trasformò parte della collina in un grande parco per la caccia ai cervi. Vi si recava soprattutto durante il periodo estivo per goderne l’aure soavi, che spirano ivi li venti quando li rimanente della campagna brucia per lo soverchio caldo della stagione[3]. I suoi eredi si spostarono nel grande palazzo ducale realizzato alle falde del piccolo monte.

Gradualmente abbandonato, andò decadendo finché nell’800 fu acquistato dai baroni de Guidobaldi, che ne spianarono una parte costruendovi su la villa residenziale oggi esistente. Passò poi ai Fienga, che demolirono tutto il lato sud per realizzare il palazzo che si vede oggi . La struttura
Le rovine del castello afferiscono per la maggior parte alla sua fase angioina. Ancora visibile è la sala dei giganti, un enorme salone costruito con pietra calcarea che in origine doveva essere coperto da un tetto a doppio spiovente (come dimostrerebbero le paraste ancora conservate).

Castello parco Fienga
Sala cavalerizza
palazzo Fienga

Lungo la parete occidentale della sala sono ancora presenti una bifora (lacunosa della colonnina centrale), e tre grandi finestre (di cui una trilobata, composta da una bifora con monofora superiore, completamente realizzata in tufo e miracolosamente conservatasi perché murata durante il XVII secolo) lungo la parete orientale. Di altre due finestre resta solo la cornice esterna in tufo.

Alle spalle di questa sala si diramano altri ambienti, fino a raggiungere il vecchio portale di accesso seguito da un atrio quadrangolare.

Castello parco Fienga

Sempre relativa al periodo angioino è la Cavallerizza Reale, situata ad un livello inferiore e costituita da un grande ambiente diviso in campate e coperto da ampie volte a botte. Anche per chi ama passeggiare, camminare una visita non fa mai male.

Escursione al castello Fienga
Castello parco fienga
Castello Fienga
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