Il Sarno è un fiume della Campania che, a dispetto della sua brevità (appena 24 km), può contare su un bacino notevolmente esteso (c. 500 km²).
Il Sarno nasce alla quota di circa 30 metri sul livello del mare dalle pendici del monte Saro, facente parte del gruppo montuoso del Sant’Angelo-Pizzo d’Alvano. Questo a sua volta costituisce la propaggine occidentale dei Monti Picentini, una catena montuosa a cavallo delle province di Avellino e Salerno, caratterizzata da una distesa forestale di oltre 40.000 ettari e da numerosi torrenti che rendono l’area il più ricco serbatoio di acqua potabile dell’Italia meridionale.
Il tratto iniziale del fiume era un tempo alimentato da numerose sorgenti ma, a partire dalla metà del secolo scorso, le maggiori portate furono captate per alimentare l’Acquedotto Campano.
Il Sarno è tuttora alimentato dalle acque di cinque sorgenti, la più importante delle quali è la Foce, che si trova a nord-ovest della città di Sarno e da cui traeva origine anche il Canale del Conte di Sarno, un corso artificiale fatto costruire nel Cinquecento. La seconda sorgente, Palazzo, si trova nel centro abitato di Sarno, mentre la terza, Santa Marina, si trova nel comune di Nocera Inferiore, in località Fiano.
Il Rio Palazzo che attraversa il centro di Sarno
Queste alimentano tre rivoli, il Rio Foce, l’Acqua di Palazzo o Rio Palazzo e l’Acqua Santa Marina o Rio Santa Marina, i quali, dopo un percorso rispettivamente di 2,5 km, 2 km e 6,7 km circa, si incontrano in località “Affrontata dello Specchio”, dopo di che un unico corso d’acqua, lento e sinuoso, si avvia verso occidente, segnando per alcuni tratti i confini delle province di Salerno e di Napoli, nonché quelli dei Comuni di Sarno, Striano, Poggiomarino, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Scafati, Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.