Il 1 marzo 2020 visto una bella giornata, avevo voglia di tornare nel beneventano, paese dei sanniti ricca di storia. Passando per la valle caudine per proseguire verso Tocco Vecchio paese fantasma. Dopo la visita ci affrettiamo a tornare verso Montesarchio, il borgo. Si decide di salire a piedi per i sentieri. Volevamo salire verso la torre, il Castello. questo due cose si trovano sul cocuzzolo della montagna. Già un po stanchi da aver visitato Tocco Caudio vecchio. Ma arriviamo alla torre del castello Normano. Il Castello di Montesarchio fu probabilmente eretto durante la dominazione longobarda del beneventano (come nel caso del Castello di Arechi di Salerno), ma subì diverse trasformazioni nel corso dei secoli per adattarsi alle sempre nuove esigenze difensive. Sappiamo per certo, grazie a documentazioni ufficiali dell’epoca, che il più grosso ampliamento avvenne durante l’impero di Federico II, il quale temeva attacchi da nord da parte dell’esercito pontificio. Durante la monarchia borbonica diventò un carcere. Oggi nel castello c’è il Museo Archeologico. Si tratta di un piccolo museo, molto ben tenuto, tutto dedicato ai Sanniti Caudini: la popolazione che fino a 2000 anni fa abitava a valle. La torre, come il Castello, anche la Torre di Montesarchio fa parte di quella serie di strutture difensive di origine medievale che proteggevano la valle. E come il castello diventò un carcere politico durante il regno dei Borboni. È noto che ebbe come sgradito ospite Carlo Poerio, il patriota napoletano che si oppose al regime straniero in favore di un’unità nazionale. Peccato che ci siamo andati a marzo, per visitarlo bene apre ad aprile. Dove ci sono le sentinelle che spiegano la storia e fanno visitare le celle.
