Il 29 luglio 2018 facciamo una visita una dei 22 siti dei Borboni alla casina vanvitalliana. Dalle foto che circolano in rete sembra una casina delle favole. Poi adesso capiamo che girando girando capiamo e scopriamo anche le nostre radice la nostra arte.
La Casina Vanvitelliana è un suggestivo casino di caccia ubicato su un’isoletta del Lago Fusaro, nel comune di Bacoli. A partire dal 1752 l’area del Fusaro, all’epoca scarsamente abitata, divenne la riserva di caccia e pesca dei Borbone, che affidarono a Luigi Vanvitelli le prime opere per la trasformazione del luogo. Salito al trono Ferdinando IV gli interventi furono completati da Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi, che nel 1782 realizzò il Casino Reale di Caccia sul lago, a breve distanza dalla riva.
Questo edificio, noto come Casina Vanvitelliana, fu adibito alla residenza degli ospiti illustri, come Francesco II d’Asburgo-Lorena, che qui soggiornò nel maggio 1819. All’interno dell’edificio furono accolti pure Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini e, più recentemente, il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi.
Informazioni utili
Se volete recarvi in visita di questa perla campana firmata dal Vanvitelli, qui di seguito vi forniamo alcune informazioni utili.
La casina Vanvitelliana è aperta al pubblico grazie all’Associazione PHLEGRAEUS. I giorni in cui è possibile visitarla sono esclusivamente il sabato e la domenica ed i giorni festivi. Nel caso in cui a volerla visitare sia un gruppo numeroso (di minimo 20 persone) è possibile contattare l’associazione per chiedere un’apertura straordinaria al di fuori dei del sabato e della domenica.