Centro abitato che attualmente si divide in: Apice Nuova ed Apice Vecchia, dopo il sisma del 21 agosto 1962, per motivi di sicurezza, l’Amministrazione comunale decise di trasferire l’intera popolazione in un nuovo sito non molto lontano dalla parte storica, lasciando quest’ultima abbandonata al degrado e alla fatiscenza dei crolli post-terremoto.
Da allora, Apice Vecchia divenne un borgo leggendario, popolato dal silenzio e dagli spettri del passato, coperto dal verde che nasce prepotente sulla storia antica e attraversato dagli occhi furtivi delle stagioni che s’insinuano tra le lesioni di un vetro rotto e i crepacci di mura diroccate coperte da carta da parati che cade a pezzi.