Visitando Isernia nel mese di luglio 2022, dalla statale si intravede ben in vista questo, Santuario. Un pensiero c’è di visitarlo, si decide per il ritorno del ponte tibetano di Roccamandolfi Isernia. Al ritorno ci fermiamo a capire che Santuario è. Dall’esterno e bellissimo ambio parcheggio per parcheggiare. Solo dopo capiamo che è la basilica santuario di Maria Santissima Addolorata di Castelpetroso, in provincia di Isernia. La storia del Santuario di Maria SS. Addolorata inizia il 22 marzo 1888, giorno in cui la Vergine apparve per la prima volta. Due contadine del luogo erano alla ricerca di una pecorella smarrita quando una delle due si trovò di fronte una visione celeste: nel bagliore della luce si riconosceva l’immagine di Maria SS. Addolorata seminginocchiata con ai piedi il Figlio morto, lo sguardo rivolto verso il cielo e le braccia allargate in atto di offerta.
Il 26 settembre 1888 Mons. Francesco Macarone Palmieri, vescovo di Bojano, si recò sul luogo sacro per “indagare” sulle presunte apparizioni ed ebbe la grazia di vedere la Madonna Addolorata così com’era apparsa alle due contadine.
Era il 28 settembre 1890 quando venne posta la prima pietra del Santuario di Maria SS. Addolorata di Castelpetroso e Mons. Francesco Macarone Palmieri, nel corso di una solenne celebrazione, diede ufficialmente il via ai lavori. La consacrazione, invece, avvenne solamente il 21 settembre 1975. articolo continuerà alla pag.