Quando era ancora obbligatorio il servizio di leva. Ho avuto modo di conoscere questa bella cittadina. “La città alta e strana“.Osservando dal basso la cittadina in piedi sopra la rupe di tufo sottostante. Da lontano, soprattutto di notte, sembra sospesa nel cielo mentre di giorno, appare appena appoggiata alle nuvole. Orvieto deve le sue origini alla civiltà etrusca. Si localizzarono all’interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge.
Duomo di Orvieto, un variopinto esempio di architettura romanico-gotica, ricchissimo di opere d’arte, che custodisce al suo interno il Sacro Corporale.
Iniziato nel 1290, fu poi continuato da Lorenzo Maitani, al quale si deve in particolare la mirabile facciata con i suoi eccezionali bassorilievi; l’elegante fronte, largo 40 metri ed alto 52 m, è impreziosito da mosaici e dal rosone di Andrea Orcagna. L’interno del Duomo è ornato di importanti opere, tra le quali i celebri affreschi di Luca Signorelli e il Reliquiario del Corporale.
Pozzo di San Patrizio, straordinaria opera di ingegneria civile del Cinquecento. Le sue dimensioni sono impressionanti: profondo 62 metri, ha un diametro di 13,5 metri. Tutt’attorno si snodano due scale a chiocciola elicoidali che non si incontrano mai; le due scalinate, composte da 248 gradini ognuna, ricevono luce da 72 finestre creando un’atmosfera surreale.
Il sottosuolo della città riserva però ancora tante sorprese; a pochi passi dal Duomo i cunicoli e le cavità svelano un altro mondo da scoprire Orvieto sotterraneo scavato a partire dal IX secolo a.C.; anche qui pozzi, cave, laboratori e frantoi per le olive hanno garantito la sopravvivenza per millenni.
Ad Orvieto troviamo ancora a Rocca o Fortezza Albornoz oggi ospita i giardini pubblici principali della città. Della originale fortificazione risalente al 1364 caratterizzata da una cinta muraria a quadrilatero con fossato e ponti levatoi, oggi ne resta solo una porzione con la bella torre ancora in perfetto stato.La fortezza ha avuto negli anno profondi cambiamenti strutturali e di finalità di utilizzo perdendo la sua originaria funzione di difesa e diventando sempre di più un luogo aperto al pubblico; questo in particolare nel 1841, quando, per mano dell’affittuario Francesco Ricchi, vi venne costruito all’interno delle mura, un grande anfiteatro composto da gradinate e palchi da dove si assisteva a corse di cavalli e manifestazioni pubbliche.
Concludiamo il nostro tour con una vecchia foto davanti al Duomo.